Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la gestione del verde pubblico

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’Ambiente.

Sono volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti fornendo indicazioni per l’individuazione di soluzioni progettuali, prodotti o servizi migliori sotto il profilo ambientale.

Gli acquisti verdi devono tener conto dell’intero ciclo di vita di un prodotto o servizio, dal suo smaltimento, alla sua disponibilità sul mercato, alla trasparenza della filiera produttiva.

Leggi di riferimento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM):
  • art. 18 della Legge 28 dicembre 2015 n.221
  • art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017)
In pratica, nell’ambito degli appalti pubblici si è stabilito che le stazioni appaltanti nell’acquisto di beni, lavori e servizi rientranti nelle categorie individuate dal PAN GPP sono obbligate ad inserire nei bandi (di qualunque importo) specifiche tecniche e le clausole contrattuali individuate dai CAM.
Sono stati predisposti CAM per molti settori della Pubblica Amministrazione (https://www.minambiente.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi), ma quelli che riguardano il verde pubblico sono i seguenti:
  • DM 13 dicembre 2013, in G.U. n. 13 del 17 gennaio 2014: Affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, acquisto di ammendanti, piante ornamentali, impianti di irrigazione;
  • DM 10 marzo 2020: emanato dal Ministero dell’ambiente recante “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde”;
Con questo nuovo decreto sono adottati i criteri ambientali minimi relativamente a:
  • servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di aree già esistenti;
  • servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico;
  • fornitura di prodotti per la gestione del verde;

le novità del Decreto 10 marzo 2020 – Criteri Ambientali Minimi (CAM) per la gestione del verde pubblico

Censimento del verde

Viene certificato l’impiego del censimento del verde come strumento fondamentale per la corretta pianificazione di nuove aree verdi, per la programmazione del servizio di manutenzione del verde. Ma anche per la progettazione degli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, e per la stima degli investimenti economici necessari al mantenimento e potenziamento della funzionalità del patrimonio verde.
Si legge che “Tale strumento deve essere supportato dalla costituzione di una banca dati di conoscenze e informazioni (geo referenziate), senza la quale risulta difficile predisporre interventi efficaci di pianificazione e gestione del verde urbano. Per tali motivi, l’amministrazione qualora non ne sia ancora dotata, deve prevedere la realizzazione di un censimento” necessario per permettere una valutazione preliminare del patrimonio pubblico esistenti e consentire che gli interventi di manutenzione siano condotti secondo criteri di tutela e valorizzazione.”

Piano di manutenzione del verde

Il Piano del verde rappresenta lo strumento necessario integrativo della pianificazione urbanistica generale, che stabilisce, in base alle priorità determinate dalle esigenze del territorio, gli obiettivi previsti in termini di miglioramento dei servizi ecosistemici, gli interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano a lungo termine, le risorse economiche da impegnare e le modalità di monitoraggio degli obiettivi raggiunti (previsti dal Piano stesso) e di coinvolgimento delle comunità locali.

Competenze tecniche ed esperienza

Un elemento di grande importanza è la garanzia che i servizi di progettazione e di manutenzione delle aree verdi vengano commissionati a personale dotato di competenze tecniche idonee ad effettuare i corretti interventi sul territorio, evitando interventi qualitativamente scarsi e persino dannosi che compromettono lo stato di salute delle piante con conseguente aggravio di costi per la comunità.
Va sottolineato che una corretta manutenzione e gestione, oltre a migliorare la qualità del verde, riduce la necessità di interventi di emergenza e previene possibili eventi pericolosi per le persone e le cose. A tal fine appare opportuno prevedere requisiti minimi di competenza posseduti dal personale che svolge il servizio e di formazione continuativa degli operatori che garantisca la qualità del servizio nel tempo.

Privilegiare specie vegetali autoctone e rustiche

Nella progettazione si dovrà privilegiare specie vegetali autoctone e rustiche, pur tuttavia tenendo in considerazione i prevedibili cambiamenti delle condizioni ambientali legate ai mutamenti climatici, che necessitano di bassa intensità di manutenzione, valutando opportunamente distanze e sesti di impianto, selezionando e attuando soluzioni tecniche che riducano il consumo della risorsa idrica e di sostanze chimiche, adottando soluzioni idonee all’ambiente, al paesaggio e alle risorse economiche disponibili per la manutenzione dell’opera progettata.

Manutenzione del vede

In particolare, nei nuovi appalti le attività di manutenzione, soprattutto dei parchi suburbani e di aree a forte valenza ambientale, devono essere eseguite creando il minore disturbo e danno alla fauna presente nell’area, sia durante il taglio del prato, sia per quanto riguarda gli alberi per i quali gli interventi di capitozzatura delle specie arboree andranno eseguiti solo ove sia strettamente necessario, per non ridurre in modo drastico gli habitat per la fauna (rifugio, nidificazione).
Andrà facilitata la formazione della lettiera per favorire lo sviluppo di una ricca coltre di residui organici, ove ciò sia tecnicamente plausibile o congruente in funzione della destinazione d’uso dell’area e della tipologia di vegetazione; il rispetto di quanto previsto dal criterio relativo all’impiego di prodotti fitosanitari; fertilizzazione del terreno con sostanze naturali (compost, letami, un mix di stallatico, stallatico in pellet, etc.).

ecco l’elenco completo dei Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico:

a. Selezione dei candidati
1. Competenze tecniche e professionali
2. Esecuzione di servizi analoghi nell’ultimo triennio
b. Specifiche tecniche
1. Piano di gestione e manutenzione
2. Catasto degli alberi
c. Clausole contrattuali
1. Clausola sociale
2. Sicurezza dei lavoratori
3. Competenze tecniche e professionali
4. Rapporto periodico
5. Formazione continua
6. Piano della comunicazione
7. Aggiornamento del censimento
8. Reimpiego di materiali organici residuali
9. Rispetto della fauna
10. Interventi meccanici
11. Manutenzione del patrimonio arboreo e arbustivo
12. Manutenzione delle superfici prative
13. Prodotti fitosanitari
14. Attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari
15. Prodotti fertilizzanti
16. Monitoraggio degli impianti di irrigazione
17. Gestione dei rifiuti
18. Oli biodegradabili per la manutenzione delle macchine
d. Criteri premianti
1. Educazione ambientale
2. Criteri sociali
3. Sistemi di gestione ambientale
4. Incidenza dei trasporti
5. Utilizzo di macchine ed attrezzature a basso impatto ambientale
6. Utilizzo di attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari a basso impatto ambientale
7. Uso esclusivo di metodi fisico-meccanici per la cura delle piante
8. Miglioramento (upgrade) del censimento
9. Valorizzazione e gestione del materiale residuale
qui il Link al testo della Gazzetta UfficialeDecreto 10 marzo 2020 CAM gestione del verde pubblico
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